Quando si parla di Vietnam, la prima località che viene in mente è la Baia di Halong. Il panorama naturale della baia è ormai, insieme al fiume Mekong e alle verdissime terrazze di riso, l’icona del Vietnam.

Si tratta in effetti di luoghi incantevoli, che non lasciano indifferenti… eppure se mi chiedete quale sia uno dei ricordi più belli che ho del viaggio in Vietnam, vi dirò: l’atmosfera e l’autenticità della piccola cittadina di HoiAn.

Piccola di dimensioni, ma di grande importanza… infatti HoiAn è nella lista dei luoghi considerati e difesi come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Hoi An si trova nella provincia centrale di Quang Nam, vicino alla foce del fiume Thu Bon ed è sempre stato un vivace porto commerciale , tanto che tra il XV e il XIX secolo si stabilirono qui, per i loro commerci, cinesi, giapponesi ed europei.

La presenza di culture diverse ha influenzato l’estetica della città ed è ancora percepibile nelle sue stradine dove storiche botteghe si stringono accanto a case antiche dai tetti di tegole decorati con sculture in legno.

La città di Hoi An è un esempio eccezionalmente ben conservato di porto commerciale su piccola scala. Dopo secoli di commercio fiorente, la città, nel tardo XIX, ha conosciuto un periodo di declino. Questo ha comportato un impoverimento della città, ma ha consentito che il suo tessuto urbano tradizionale rimanesse pressoché intatto.

Hoi An conserva infatti ancora oggi circa 1.100 edifici originali (tra monumenti, botteghe, case e luoghi di culto) con struttura in legno, pareti in mattoni o legno, scolpiti con motivi tradizionali. Questi edifici sono disposti fianco a fianco in file ininterrotte, lungo strette strade pedonali. Vista la presenza del fiume, nella città ci sono anche alcuni ponti tra cui il ponte in legno sormontato da una pagoda risalente al 18° secolo. Il celebre “ponte giapponese”, costruito per collegare la comunità giapponese con quella cinese.

Il piano stradale originale, sviluppato quando la città è diventata un porto, è ancora presente. Si può anche notare una particolarità nella disposizione degli edifici:il loro affaccio è sulla strada, per consentire un accesso comodo ai clienti, mentre la parte posteriore si apre sul fiume, così da introdurre più facilmente le merci che arrivavano al porto e venivano scaricate dalle barche.

La conservazione del piano stradale e delle strutture di legno è un esempio, unico nella regione, di paesaggio urbano tradizionale del 17° e 18° secolo.

La città è tutt’oggi viva e funzionante come porto commerciale ma dal 19 secolo non ha vissuto lo sviluppo che l’avrebbe portata a perdere le sue caratteristiche tradizionali introducendo aspetti di modernità.
Anche per i periodici restauri degli edifici in legno finora sono stati utilizzati metodi e materiali tradizionali che quindi non hanno intaccato l’autenticità del luogo.

Quando si arriva ad Hoi An, ci si sente in un piccolo angolo di un antico mondo sereno, dove la vita scorre ma non corre… segue il lento fluire del fiume e ti accoglie con i suoi colori, le sue palme e il sorriso dei venditori che attendono il tuo arrivo. Quando si arriva ad Hoi An ci si ferma come davanti ad un quadro e non si ha fretta di andare da nessuna altra parte.

Di giorno, la vivacità del mercato aperto che anima il porto, la sera, la maga delle strade illuminate dalla calda luce delle lanterne.

Se non avete mai visitato Hoi An e il Vietnam, o desiderate tornarci… visitate questa pagina.